STORIA DEL BIRRIFICIO SAN MICHELE

Il Birrificio San Michele nasce nell’ottobre del 2010 dalla passione per la birra artigianale e dal desiderio di far conoscere il gusto della vera birra che, all’epoca, dominata da quella industriale, era pressoché sconosciuta. La scoperta della birra artigianale da parte dell’ideatore e fondatore del Birrificio San Michele, Bruno Gentile, risale agli anni 90, grazie ad un incontro con un vecchio e saggio birraio del nord dell’Europa, luogo in cui questo pregiato nettare era presente da sempre.In quell’occasione, Bruno non solo venne illuminato da un’esperienza gustativa mai provata prima e dai saggi consigli del birraio, ma si rese conto che non era possibile che avesse trascorso buona parte della propria vita (…tra numeri e computer…) con l’inconsapevolezza che esistesse una cosa così buona come la birra artigianale e che non avesse ancora avuto modo di assaporarla nel proprio paese. Così nacque il desiderio di condividere questa esperienza con gli amici, i vicini di casa, le persone del proprio paese. Il gioco si è trasformato in passione e così magicamente è nato il Birrificio San Michele, frutto per la passione di ciò che è buono veramente.Il Birrificio San Michele produce attualmente oltre 500.000 bottiglie all’anno ed esporta in molti paesi esteri, anche in quelli dove le birre locali hanno una lunga tradizione.

 

  • BIRRIFICIO SAN MICHELECollocato in un antico edificio del 1860 Il birrificio San Michele e’ immerso nel verde e abbracciato dalle fonti del monte Pirchiriano, ai piedi della Sacra di San Michele. Un habitat che per sua natura e purezza permette di ottenere un prodotto di eccellenza. Il birrificio nasce nell’ottobre del 2010 dalla passione del suo fondatore, Bruno Gentile, per la birra artigianale. In particolare, nasce dal suo desiderio di far conoscere il gusto della vera birra, quella viva e cruda; la birra che si beveva un tempo e che, per ragioni di business, ha subito molte trasformazioni che ne hanno modificato, quasi integralmente, le caratteristiche organolettiche originarie. La scoperta della birra artigianale da parte di Bruno risale a molti anni prima attraverso alcuni viaggi nel nord Europa, dove questa tradizione e’ da sempre presente. In quei tempi, in una Italia dominata dalle birre industriali, la birra artigianale era praticamente sconosciuta. Da questo nasce il sogno, la passione o forse la missione, certamente il desiderio, di tornare alle cose buone e semplici. L’obbiettivo è quello di creare maggiore consapevolezza sull’alimento liquido in assoluto piu’ diffuso e consumato al mondo e di sfatare molti luoghi comuni su come accompagnare i nostri cibi a pranzo e a cena. Bruno inizia così a studiare, approfondire e sperimentare quello che un vecchio mastro birraio gli aveva raccontato sui segreti di questo meraviglioso alimento. Così, dagli esperimenti, dagi studi, dalla passione e dall’innovazione, nasce il Birrificio San Michele con le sue pregiate e premiate birre.
  • Qualcosa sta cambiando, ma ancora oggi viviamo in un’era di crisi d’identità alimentare, caratterizzata dal consumo di alimenti che non sappiamo come vengano fatti. Il birrificio San Michele ha una filosofia diametralmente opposta: fare le cose partendo dagli elementi base per riscoprire e far conoscere cio’ che è buono e genuino ed ottenere una birra d’eccellenza che, con materie prime, ecosostenibili e naturali, esalti i sensi. Per queste ragioni scegliamo il metodo di produzione artigianale senza filtratura e senza pastorizzazione, l’acqua di montagna, l’utilizzo di prodotti di qualità e in parte la diretta produzione assolutamente biologica dei basilari orzo e luppolo.
  • Noi del birrificio San Michele consideriamo le nostre birre artigianali un’Opera di Passione non solo perchè nascono da una radicata e sincera passione, come sopra descritto, ma anche perchè, come la musica crea la sua sinfonia, abbiamo unito molte analogie delle storie delle celebri eroine dell’opera lirica alle omonime birre. Infatti i nomi, i colori, le etichette, le bottiglie di ogni nostra birra derivano da un preciso incastro di percezioni ed emozioni visive, olfattive, gustative, uditive e tattili che le nostre birre offrono. Queste sembrano spingersi oltre, fino a farvi vivere un’esperienza unica, guidandovi in mondi fatti di musiche, sapori e odori inconfondibili, così come le più famose opere liriche ci trasportano in mondi di fantasia che sembrano prendere vita.
  •  Le ragioni del successo delle nostre birre sono in tutto quello che le circondano: tra le vie di un borgo antico, tra i boschi della Val di Susa, nell’acqua che nasce dalle nostre montagne. Sono nella cura e nell’attenzione che mettiamo bottiglia per bottiglia e che garantiscono un prodotto d’eccellenza che ha molte storie da raccontare: storie di gusto, di luoghi unici, di odori inconfondibili; storie di magia e qualità nate sotto l’occhio attento della Sacra di San Michele. Come la musica unisce note e pause per creare la sua sinfonia mostrandoci quanta bellezza ci viene donata, così nasce il nostro birrificio, frutto dell’unione di passione e ricerca di ciò che è buono e genuino.
  • Desideriamo rendervi parteci di queste emozioni e pertanto vi invitiamo a venire a trovarci anche per scoprire le sorprese che conservano questi luoghi. Siamo in Via III Reggimento Alpini 10/A – Sant’Ambrogio Di Torino – Tel. 011-19815118; 335-6797252. Vi aspettiamo, a presto.
AIDA

Sorseggiando birra Aida, ci si immerge nelle atmosfere dei tramonti ambrati, come il suo colore, sul caldo e ancestrale Nilo che dal Cairo – dove la vigilia di Natale del 1871 fu rappresentato per la prima volta il capolavoro verdiano – penetra l’Africa avvicinandosi alle terre di origine della principessa etiope.

Gustare Aida nel bicchiere a colonna biconica fa intravedere la sinuosità del destino della donna spezzata tra l’amore per il padre e l’amato Radames.

La forza epica della guerra tra Etiopi ed Egiziani, narrata in una delle più celebri opere della tradizione romantica italiana, e l’energia passionale del sentimento che unisce la giovane etiope al condottiero egiziano rivivono nel retrogusto fumé di birra Aida, le cui note decise come le nuance di whisky non sono alterate dalla carbonatazione media.

Piacevole il retrogusto regalato dall’affumicatura dei malti su legni di faggio, dalla quale traspare il fascino esotico e il richiamo primordiale della pelle scura della sfortunata principessa.

Provate a servire Aida a 8-10 gradi per esaltarne ancor più il sapore avvolgente, quasi a riprodurre la sfarzosa gloria della celebre marcia trionfale.

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